Antidoping Progetto HatTrick V: incontro con i calciatori e lo staff del Milan sul programma educativo antidoping

La Commissione Antidoping della FIGC e NADO Italia hanno fatto visita a Milanello alla squadra rossonera
Si è tenuto presso il Centro Sportivo Milanello di Carnago il nono appuntamento stagionale del programma educativo/formativo antidoping UEFA ‘HatTrick V’, con la Commissione Federale Antidoping e NADO Italia che hanno incontrato giocatori e staff medico e tecnico del Milan.
Per la Commissione Federale Antidoping sono intervenuti il presidente Giuseppe Capua e tre componenti – Francesco Braconaro, Walter Della Frera e Veniero Gambaro – che si sono soffermati sulla collaborazione con NADO Italia e FMSI per i controlli antidoping annuali ‘in’ e ‘fuori competizione’ e sui progetti formativi con le scuole, con le rappresentative giovanili e con tutte le nazionali di calcio maschili e femminili, di futsal e beach soccer italiane nell’ambito del Programma UEFA HatTrick V. Alessia Di Gianfrancesco e Ginevra Spinola di Giove (NADO Italia) hanno quindi ricordato le norme sportive antidoping vigenti, con particolare attenzione alla Lista delle sostanze proibite e alla richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE).
fonte : FIGC
#RoDo

Medicina Rigenerativa CASTELLACCI : IL FUTURO GIA’ E’ INIZIATO

Il Prof , Castellacci : ” Finora ci si concentrava sulla sostituzione delle parti danneggiate, la svolta è fare in modo di ricostruire. Il potenziale è enorme : potremmo curare tante malattie”
[…] La medicina rigenerativa è la medicina del futuro . […] E’ strano che spesso molti giocatori vadano all’estero per fare cose che potrebbero tranquillamente fare in Italia ad altissimi livelli […], Io per esempio sono stato chiamato in India per dirigere il dipartimento di medicina rigenerativa ed insegnare ai medici indiani a fare vari tipi di intervento più o meno sofisticati e sappiamo bene quando in India dal punto di vista medico ed ingegneristico siano all’avanguardia” […] .

Intervista a cura di Fabio Riva da Sport E’ Salute del 27 Gennaio 2024

 

 

 

 

 

# Rodo

Il calcio italiano contro la discriminazione razziale, tutti in campo uniti dagli stessi colori

l calcio italiano rinnova il suo impegno contro la discriminazione razziale. La Federazione Italiana Giuoco Calcio, i suoi Settori, le sue Divisioni e tutte le componenti federali inviano un messaggio univoco in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale: dopo il successo dello scorso anno, la squadra del calcio italiano al completo scende di nuovo in campo con la campagna #UnitiDagliStessiColori. Un progetto di sensibilizzazione che verrà declinato in diverse forme e che è promosso in continuità con quanto discusso nel tavolo permanente di lavoro sull’antidiscriminazione istituito in FIGC nel febbraio 2022.

“Mai più razzismo – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – non ci dobbiamo stancare di ripeterlo, affinché la nostra società civile e il mondo dello sport, del calcio in particolare, si possa finalmente liberare da qualsiasi forma di discriminazione. Ogni insulto e ogni violenza rappresentano una ferita dolorosa inferta al cuore della nostra Comunità. Insieme a tutti gli stakeholders del calcio, che ringrazio per la sensibilità, promuoviamo i valori di amicizia, di accoglienza e di gioia che rappresentano la profonda identità del gioco del calcio”

Leghe (Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti), Componenti Tecniche (Assocalciatori e Associazione Italiana Allenatori di Calcio), Associazione Italiana Arbitri, Settori (Settore Giovanile e Scolastico e Settore Tecnico) e Divisioni (Divisione Calcio Femminile e Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale) divulgheranno i messaggi associati alla campagna sui loro canali digital e attraverso piani di comunicazione mirati, a partire da quelli della FIGC e degli Azzurri.

Nel fine settimana di campionato dell’8 aprile gli striscioni #UnitiDagliStessiColori saranno esposti sui campi di A, B e C maschile, mentre i direttori di gara vestiranno la t-shirt della campagna. Nei week-end del 25-26 marzo e del 1-2 aprile si mobiliterà anche la grande famiglia del calcio dilettantistico. La Divisione Calcio Femminile esporrà lo striscione in occasione della gara Inter-Juventus del 25 marzo e anche in questo caso la quaterna arbitrale indosserà la t-shirt durante l’ingresso in campo delle squadre, mentre la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale diffonderà la campagna il 25 marzo (6ª giornata Lombardia a Milano e 5ª giornata Piemonte-Valle D’Aosta a Savona) e anche il 1° aprile (gare del Veneto) a Verona. Il testo relativo alla campagna antidiscriminazione verrà letto anche prima dell’inizio delle gare dei campionati nazionali Under 17 Serie A e B, Under 17 e Under 15 Serie C in programma il prossimo weekend (totale di 80 gare). Lo stesso avverrà, per quanto riguarda i campionati della Lega Nazionale Dilettanti, nel weekend del 25 e 26 marzo (compresi anticipi e posticipi) per i campionati di Serie C femminile, per i campionati nazionali di calcio a 5 maschili e femminili e per tutti i campionati regionali e provinciali di calcio a 11 e calcio a 5 maschili e femminili, e nel weekend del 1° e del 2 aprile per il campionato maschile di Serie D.

La campagna – Attraverso l’utilizzo della quadricromia dei colori CMYK (ciano, magenta, giallo e nero), il concept #UnitiDagliStessiColori, ideato dall’agenzia Independent Ideas (Publicis Groupe), racconta le diverse etnie da un nuovo punto di vista originale: contro le logiche irrazionali della discriminazione, la campagna si avvale dei colori primari dimostrando come ogni tipo di pelle abbia la stessa origine e, di fatto, sia la combinazione degli stessi colori. Il progetto vede come partner istituzionale UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ed è stato realizzato con il contributo UEFA HatTrick FSR (Football and Social Responsibility).

fonte : FIGC

Il Dr. Giuseppe STILLO (LAMICA) : – Il ritorno in Serie B è anche il risultato di un lavoro sinergico all’interno dello staff medico e tecnico –

Dr. Giuseppe STILLO (LAMICA) : -Il ritorno in serie B è anche il risultato di un lavoro sinergico all’interno dello staff medico e tecnico.-
✅ L’US Catanzaro 1929 entra nella storia e conquista la promozione in serie B con cinque giornate d’anticipo. Un ritorno atteso dalla stagione 2004 -2005.
Un plauso va alla società , allo staff tecnico allo staff medico dove il Medico Sociale Dott Giuseppe Stillo è il primo componente, del Direttivo della Libera Associazione Italiana Medici del calcio , (LAMICA) ,a festeggiare in questa stagione 2022-2023 la vittoria del campionato di Lega Pro girone C .
Egli esprime cosi la sua felicità :
✳Un ringraziamento a tutte le componenti della Società, nella persona dell’ l’ingegnere Floriano Noto e dello staff tecnico che ci hanno  messo  nelle condizioni di poter svolgere il nostro lavoro con serenità e professionalità. Devo ringraziare infinitamente il mio staff i medici  il Dott Franco De Santis e il Dott Maurizio Caglioti, il fisioterapista Dott Bruno Berardocco e l ’osteopata Dott. Felisiano Villani con cui ho creato sinergie professionali ed umane tali da mettere a disposizione del Mister Vivarini sempre la rosa al completo . Grazie anche all’eccellente rapporto con il preparatore atletico Del Fosco abbiamo avuto pochissimi infortuni . Questo valorizza e soprattutto sottolinea come le strategie di prevenzione e cura attuate in questa stagione  oltre a permetterci sempre di ottimizzare le performance degli atleti nascono da una visione comune e dalle professionalità vincenti delle varie componenti : società , staff tecnico, staff sanitario” ✳
Quella del US Catanzaro rimane una impresa straordinaria con un percorso semplicemente impressionante: una sola sconfitta in tutto il campionato, 88 gol fatti e 13 subiti”. Complimenti a tutti in particolar modo al Dr. Giuseppe Stillo componente del Direttivo LAMICA quadriennio 2020-2024

 

 

 

WORLD ANTI-DOPING CODE INTERNATIONAL STANDARD PROHIBITED LIST -2023

“The Prohibited List” è uno standard internazionale obbligatorio nell’ambito del Programma Mondiale Antidoping. Mondiale Antidoping.
La Lista viene aggiornata annualmente a seguito di un ampio processo di consultazione facilitato dalla WADA. La data di entrata in vigore della Lista è il 1° gennaio 2023.
Il testo ufficiale della  “The Prohibited List”  sarà mantenuto dalla WADA e sarà pubblicato in inglese e francese.
In caso di conflitto tra la versione inglese e la versione francese, prevarrà la versione inglese.
Di seguito sono riportati alcuni termini utilizzati nella presente Lista delle sostanze vietate e delle sostanze proibite.

LINK The Prohibited List”  : https://digitalhub.fifa.com/m/50890f9b7c426547/original/World-Anti-Doping-Code-International-Standard-Prohibited-List-2023.pdf

FONTE : FIFA.COM

#RoDo

FONTE : FIFA.COM

L’apparato stomatognatico sottosistema posturale valutazione sportive e impiego nel settore calcistico

❌Le Interviste LAMICA : Dr. Paolo Broido
Il Dott. Paolo Broido è autore insieme a Alessandro Manelli dei libri L’odondorighello L’Odontorighello®. Il traduttore odonto-posturale, Medicina Integrata Posturale, Progettare la riabilitazione nelle sindromi miofunzionali – Piani Diagnostici Terapeutici Riabilitativi.
LA POSTURA E’CORRELATA AL SISTEMA MASTICATORIO?
La postura è una funzione particolarmente sviluppata nella specie umana, che per la sua condizione di bipede è stata costretta ad elaborare un sistema di controllo più sofisticato rispetto alle altre specie animali.
Il sistema tonico posturale ha il fine di mantenere l’equilibrio e di opporsi alla forza di gravità, sia in condizioni statiche che dinamiche, grazie a complessi meccanismi a feed-back è paragonabile ad un sistema cibernetico autoregolato e autoadattato; esso può squilibrarsi per cause svariate, innescando una serie di compensi e di adattamenti anche a distanza.
L’apparato stomatognatico è una unità anatomo – funzionale che svolge attività di masticazione, digestione, respirazione, fonazione, deglutizione e di relazione, ma deve anche essere considerato come un” sistema sensoriale di accesso ed adattamento posturale”.
E’ un sistema molto complesso per la presenza di un’innervazione affidata a ben 5 nervi cranici: trigemino, facciale, accessorio del vago, ipoglosso e glossofaringeo, nessun altro apparato presente nel nostro organismo ha un’innervazione così diversificata.
La rappresentazione somatosensiorale di questo apparato rappresenta a livello cerebrale rispettivamente il 38% nella corteccia sensitiva e il 42% nella corteccia motoria rispetto a tutto il corpo, inoltre, è il punto di unione tra vari sistemi e concatenazioni mio fasciali.
Ruolo fondamentale di controllo neuronale spetta al nervo trigemino i cui nuclei si trovano lungo il tronco cerebrale e si estendono dal midollo cervicale fino al mesencefalo, in correlazione con altre formazioni implicate nel determinismo della postura, quali i nuclei dei nervi oculo-motori, il nucleo del nervo accessorio (XI nervo cranico), il talamo, l’ipotalamo, i collicoli, e con le vie lemniscali ed extra lemniscali.
DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO?
La ricerca scientifica è sempre impegnata nella analisi della correlazione tra sistema muscolo-scheletrico e funzione o disfunzione del sistema stomatognatico, e viceversa, molti autori e ricercatori ne hanno descritto l’esistenza: Costen, nel 1934, aveva messo in relazione alcuni sintomi di pertinenza otorinolaringoiatrica con una funzione disturbata dell’articolazione temporomandibolare. Nel 1942 Brodie metteva in correlazione il sistema stomatognatico con il rachide cervicale ed il cingolo scapolare.
McCollum (1955) definì la gnatologia come: “…la scienza che tratta i meccanismi della biologia della masticazione, correlando l’anatomia, la fisiologia, la patologia e la terapia delle affezioni delle mascelle e denti e le relazioni vitali fra queste strutture ed il resto del corpo”.
Nel ’60 Robinson considerò le relazioni esistenti fra postura del capo e funzione dell’apparato stomatognatico, mediante una ricerca sull’attività elettrica dei muscoli masticatori, e la loro variazione in base al variare della posizione del capo.
Da Cunha, nel 1987, definì la “sindrome algico – posturale” con un quadro clinico, caratterizzato da sofferenza dell’apparato locomotore (patologie muscolo-tendinee, articolari ed ossee), considerando l’apparato dentale uno dei responsabili delle patologie posturali discendenti.
Alla fine degli anni ’90, Gagey e Bricot , fondatori delle più importanti scuole di posturologia francese, legittimarono le correlazioni tra sistema stomatognatico e postura
L’ Istituto di Scienza dello Sport (C.O.N.I.) – Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica (2008) nell’ambito dei disordini cranio mandibolari definisce l’occlusione come “il rapporto sia statico che dinamico tra elementi di due arcate dentarie antagoniste” e la considera uno dei principali fattori eziologici delle sindromi algico-posturali.
Sono numerosi i lavori sperimentali pubblicati che mettono in relazione occlusione e postura (McNamara, Dale, Gelb, Hanson, Gagey, Delaire, Bricot, Tolu) e dalla revisione della letteratura scientifica molti autori conclusero che risulta evidente una correlazione tra disgnazie e modificazioni della postura corporea.
L’APPARATO STOMATOGNATICO PUO’ INFLUIRE SULLA PERFORMANCE SPORTIVA?
L’ apparato dentale nell’ambito delle varie discipline sportive è da sempre legato alla traumatologia, tanto che il distretto cranio mandibolare occupa il terzo posto nella frequenza clinica degli incidenti, dopo gli arti inferiori e superiori.
Esistono sport ad alto rischio generico, ad esempio il motociclismo e lo sci, e ad alto rischio specifico del distretto facciale come il pugilato, il rugby, il basket, la pallanuoto ed il calcio.
L’odontoiatria, quindi, ha sempre concentrato l’attenzione alle problematiche di prevenzione e/o protezione diretta al trauma e alle ripercussioni medico legali di tali danni.
Dunque gli sportivi utilizzavano apparecchi intraorali con il solo obbiettivo di protezione dai traumi.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica e le valutazioni cliniche delle frequenti associazioni tra alterazioni dento – maxillo – facciali, equilibrio posturale e apparato muscolo scheletrico, hanno destato l’attenzione in campo sportivo nazionale ed internazionale, non più solo per le problematiche sopracitate, ma al fine di migliorare la performance agonistica e ridurre al minimo i rischi di infortuni e squilibri muscolari.
COME AGISCE IL SISTEMA MASTICATORIO SUL MIGLIORAMENTO PRESTAZIONALE?
Le afferenze trigeminali hanno effetti sulle prestazioni cognitive e sull’attività cerebrale.
I segnali del trigemino potenziati dalla masticazione migliorano la vigilanza, l’attenzione ed aumentano la velocità dei processi cognitivi.
La masticazione agisce sullo stress, sull’allerta e sulla cognizione. Uno studio del 2008, condotto dal ricercatore australiano Andrew Scholey, ha dimostrato che masticare chewing gum riduce lo stress, allenta la tensione, aumenta la concentrazione e diminuisce i livelli di cortisolo salivare, l’ormone prodotto dalle ghiandole surrenali in situazioni di stress, pari al 16%.
La masticazione induce una diminuzione significativa nei tempi di reazione a stimoli sensoriali e nella latenza dei potenziali evocati dalle operazioni cognitive indotte da tali stimoli.
Fa aumentare il flusso ematico e la prestazione durante compiti cognitivi.
Il circuito neurofisiologico legato all’occlusione induce risposte trigemino-cervicali con contrazione dei muscoli sternocleidomastoideo e trapezio che si osserva in risposta ad una massima contrazione volontaria del massetere e risposte trigemino-spinali con l’attivazione del bicipite brachiale.
Importanti dal punto di vista sportivo sono i riflessi trigemino vagali, in particolare il riflesso trigemino-cardiaco che induce bradicardia, ipotensione, apnea, ipermobilita’ gastrica, e il riflesso trigemino – respiratorio con riduzione frequenza cardio-polmonare e aumento pressorio.
COME AFFRONTARE E GESTIRE UNO SPORTIVO IN QUESTA VISIONE STOMATO- POSTURALE?
In questa visione olistica della gestione dello sportivo professionista, ma anche del semplice sportivo amatoriale, il medico – odontoiatra deve essere inserito con altri professionisti come il fisiatra, il fisioterapista, il neurologo, lo psicologo, il tecnico di posturometria, il preparatore atletico ed il medico sportivo al fine di avere una valutazione multidisciplinare.
L’approfondimento dei meccanismi di interrelazione tra apparato stomatognatico e sistema neuromuscolare è necessario venga effettuato in ambito fisiologico e non patologico, cioè nel soggetto sano, al fine di valutare quanto gli squilibri o le alterazioni della funzione masticatoria possano interagire nel controllo dell’equilibrio e nello svolgimento dell’atto motorio.
Numerosi campioni hanno utilizzato ausilii intraorali a questo scopo, tanto per citarne alcuni Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, campioni mondiali di sci negli anni novanta, i fratelli Abbagnale campioni olimpionici di canottaggio e numerosi calciatori.
Grande scalpore ha suscitato la notizia su un famoso quotidiano spagnolo delle dichiarazioni di Cristiano Ronaldo che adottava un bite intraorale per migliorare le prestazioni sportive.Il caso del mancato contratto di acquisti di Cissokho al Milan, Leonardo Spinazzola e Luis Alberto sono altri esempi di calciatori che hanno beneficiato di dispositivi intraorali per migliorare le condizioni psico-fisiche.
IN CHE MODO IL SISTEMA MASCTICATORIO SI RELAZIONA ALL’ATTO SPORTIVO?
E’ indispensabile una coordinazione tra postura e movimento per permettere la realizzazione di un atto motorio complesso.
Per ottenere la massima forza muscolare e precisione nell’atto motorio il soggetto ricerca varie posizioni mandibolari, in quanto la mandibola deve essere stabilizzata per quello specifico atto ed in quella specifica posizione che garantisce il migliore equilibrio posturale indispensabile per l’esecuzione del gesto tecnico-atletico ottimale.
Questo collegamento fa si che lo squilibrio di un distretto raramente rimanga circoscritto, ma spesso possa trasmettersi a quelli confinanti e quindi a tutto il sistema mio-fasciale. Una disfunzione del sistema stomatognatico può determinare uno squilibrio posturale in senso discendente e generare compensi al fine di ripristinare l’equilibrio corporeo, ma l’affaticamento muscolare che tale accomodamento biologico finisce per agire negativamente sulle prestazioni e comporta continue richieste di ulteriori accomodamenti alla nuova postura di compromesso.
CHE TIPO DI METODOLOGIA UTILIZZARE PER VALUTARE UNO SCOMPENSO POSTURALE CAUSATO DAL SISTEMA STOMATOLOGICO?
La medicina integrata posturale “MIP” conferisce un apporto scientifico e una visione prognostica alla valutazione posturale, non limitandosi all’ osservazione. Questo codice di lettura è rappresentato dalla osservazione clinica e strumentale del “tono” e dalla ricerca della “omeostasi” muscolare che porta a minore energia spesa e quindi minore stress nel movimento della propria postura. Propone un filo guida comune per tutti gli operatori che si occupano di sindromi posturali.
Alla luce di queste considerazioni la valutazione del sistema stomatognatico deve essere considerata in tutte le sue principali componenti: articolazione temporo – mandibolare, muscolatura masticatoria ed occlusione dentale, quest’ultima considerata sia nella sua fase statica che dinamica. La valutazione di questi parametri specialistici dovrebbe essere inoltre di facile interpretazione ed oggettivazione da parte di tutti gli specialisti della riabilitazione.
Le sindromi stomatognatiche di interferenza posturale vengono classificate secondo le componenti disfunzionali in: sindrome algico disfunzionale, sindromi occluso posturali, sindrome glosso posturale, sindromi parafunzionali vengono considerate attraverso algoritmi diagnostico terapeutici oggettivabili clinicamente e strumentalmente. Il test clinico dirimente è il riflesso trigemino -cervico-spinale, la prova posturodinamica applicata alla clinica da studi di cinematica rachidea descritti da Lowett nei primi del 900 e sviluppati da Kapandji-Fryette negli anni 80’ e da Villeneuve. La metodica si completa con protocolli terapeutici -riabilitativi personalizzabili.
LA VALUTAZIONE DELLO SPORTIVO COME SI ARTICOLA?
Le valutazioni posturali vengono articolate in equipe multidisciplinare sia dal punto di vista clinico che strumentale.
Nello specifico settore odontoposturale, la clinica e la semeiotica non devono prescindere dalle valutazioni della fisiologicità del sistema.
L’odontorighello (OR) può venire considerato un ausilio diagnostico semplice, oggettivo e di bassissimo costo, complementare agli altri strumenti di valutazione posturale per avvalorare una diagnosi nella sua completezza.
Si utilizza un algoritmo diagnostico di ricerca della minima dimensione verticale del terzo inferiore del viso ricercando l’omeostasi muscolare in ogni distretto muscolo-scheletrico. Si escludono interferenze mio-funzionali e parafunzionali del sistema masticatorio.
Individuate le eventuali disfunzioni clinicamente si procede all’analisi strumentale: utilizziamo analisi occlusale computerizzata con t-scan e impronta digitale intercuspidale per passare all’analisi della mobilità rachidea attraverso goniometria digitale statica e dinamica.
Podoscopia e pedana stabilometrica vengono impiegate routinariamente e per avvalorare i compensi posturali discendenti.
Fondamentale l’analisi del passo: nello specifico settore calcistico vengono impiegate le solette baropodometriche sia in statica che in dinamica.
Si verificano i parametri direttamente sul terreno di gioco sia con calzature da allenamento che da gara e durante l’atto atletico.
Utilizzate anche nei portieri durante le fasi di spinta, di stacco e di reazione
Si eseguono test di stretching mandibolare passivo submassimale per 10 minuti tra i denti incisivi superiori e inferiori, segue monitoraggio dei parametri cardio-circolatori trigemino influenzati: pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione arteriosa.
Le valutazioni clinico-strumentali vergono eseguire anche dopo l’applicazione, se necessaria, di ortesi occlusali: byte plane o splint occlusali.
La scelta terapeutica gnatologica è guidata da algoritmi metodologici oggettivabili, olisticamente condivisi e monitorati durante le fasi di preparazione, con particolare attenzione al miglioramento delle capacità coordinative e di movimento, utilizzando test specifici come ad esempio: test di sprint, test del salto, test coordinativi, test di destrezza e test di reattività.
Dott. Paolo Broido, laureato in medicina e chirurgia nel 1990, perfezionato in terapia funzionale delle disgnazie presso l’università degli studi di Pavia e in presidi terapeutici per un ottimale risultato ortognatodontico presso l’università degli studi di Milano. Diploma di medico-dentista presso la confederazione svizzera in data 2011. Libero professionista a Luino (Varese). Socio fondatore dell’associazione “Aequabilitas, scienza e cultura del movimento”.
Abilitato alla tecnica ortodontica “invisalign” e “clear-step”.
Perfezionato nelle tecniche laser assistite.

8th UEFA Medical Symposium The importance of medicine in football 8th UEFA Medical Symposium, Frankfurt, 31 January–2 February 2023

Every four years, UEFA, through its Medical Committee, organises a medical symposium for the national team doctors of all UEFA member associations as well as the doctors of the top European clubs that participate in the UEFA elite club injury study. UEFA is delighted to welcome the participants, speakers, medical committee members to the symposium and wishes everyone an interesting conference.
 
The theme of the 2023 symposium is ‘The importance of medicine in football’, focusing on the significant evolution of football medicine in the last few years and its crucial role in the modern game. Each session presented at this symposium has been carefully picked by the medical committee and the UEFA medical administration to portray the important role that medicine plays in football and how it can benefit the overall team performance.
 
Addresses
 
UEFA
 
Route de Genève 46
1260 Nyon
Switzerland
Tel: +41 848 00 27 27
Fax: +41 22 707 27 34
UEFA.com
 
UEFA medical contact
 
Tel: +41 848 00 27 27
Tel: +41 22 702 87 41
medical@uefa.ch
 
Deutscher Fussball-Bund DFB
 
DFB-Campus
Schwarzwaldstr
60528 Frankfurt am Main
Germany
DFB
 
Venue
DFB-Campus
Schwarzwaldstr
60528 Frankfurt am Main
Germany
DFB
 
‘Sport shapes the house’ was the motto of the architectural design for the new home of German football. This motto has now become reality: football and administration have grown together under one roof in the new campus. In the new building, staff collaborate on the central topics of the number one sport in Germany. The purpose is two-fold: creating the best conditions for the base, and developing talent for success at the top.
 
Committees
Organising Committee
 
Zoran Bahtijarević ­­­– UEFA chief medical officer
Niki Papadimitriou – UEFA medical manager
Luka Aleksić – UEFA medical assistant
Loïc Noirat – UEFA medical and anti-doping assistant
Thomas Hauser – DFB head of medicine & science
Fiona Pförtke – DFB-Academy senior project manager
Gabriel Monthuley – DFB intern medical-centre
 
UEFA Medical Committee
 
Tim Friedrich Meyer (Germany), Chairman
Charlotte Cowie (England), Deputy chair
Helena Herrero (Spain), 1st vice-chairwoman
John MacLean (Scotland), 2nd vice-chairman
Zoran Bahtijarević (Croatia), 3rd vice-chairman
Bisser Bochev (Bulgaria)
Juan Carlos Miralles (Andorra)
Magnus Forssblad (Spain)
Mete Düren (Türkiye)
Andrea Ferretti (Italy)
Georgios Godolias (Greece)
Elke Van Den Steen (Belgium)
Simone Grana (San Marino)
Emmanuel Orhant (France)
Zsolt Szelid (Hungary)
Eduard Bezuglov (Russia)
Marko Noć (Slovenia)
Petros Agathangelou (Cyprus)
 
Scientific Committee
 
Tim Friedrich Meyer – Prof. Dr. me d.
Charlotte Cowie – Chief medical officer, English FA
Zsolt Szelid – Cardiologist and sport medicine specialist
John MacLean – Director and CIO, Hampden sports clinic
Marko Noć – Professor of medicine, University of Ljubljana
 
fonte : https://www.uefa.com/insideuefa/protecting-the-game/medical/symposium/

Evento Scientifico Patrocinato L.A.M.I.CA.

TRAUMA DOLORE E SPORT . Un lavoro di squadra

Nello sportivo agonista, la ripetitività del gesto tecnico/atletico concorre a creare processi degenerativi articolari e sofferenze muscolo-scheletriche che sono invalidanti per il training e la performance sportiva. Inoltre lo stile di vita attuale spinge oggigiorno molte persone, per motivi culturali, salutistici o altro, a cimentarsi sempre di più nella pratica di uno sport. Molte attività sportive quindi vengono praticate quotidianamente oltre che da atleti agonisti anche da una moltitudine di dilettanti che, spesso, si affaccia allo sport senza un’adeguata preparazione, anche solo attitudinale. L’elevata incidenza di contusioni, lesioni e sollecitazioni anomale muscolari/articolari nella popolazione che pratica attività sportiva ha portato ad un aumento esponenziale dell’utilizzo di terapie antidolorifiche e antinfiammatorie, terapie riabilitative di vario tipo o terapie infiltrative intra-articolari.

L’obiettivo di questo progetto formativo sviluppato in più edizioni è quello di cogliere un’opportunità per migliorare l’appropriatezza diagnostica e terapeutica, mediante una didattica molto interattiva, gestita da riconosciuti specialisti del settore. Inoltre verrà approfondita la difficile gestione clinica e riabilitativa dello sportivo sia agonista che former, le competenze scientifiche del Medico dello Sport, la realtà pratica da campo e il ruolo del medico del calcio che deve districarsi peraltro anche tra difficoltà normative ed organizzative. Un importante spazio sarà dedicato ad approfondimenti sugli approcci terapeutici. In particolare si affronteranno i temi legati alla terapia infiltrativa, un approccio terapeutico conservativo riconosciuto ormai a livello internazionale, che, affiancato ai modelli più classici di trattamento, permette un’ottimale gestione del dolore e della funzionalità articolare e ai progressi nelle tecnologie della medicina rigenerativa (trattamento con PRP e cellule staminali) che stanno conducendo ad innovazioni radicali per stabilire nuovi ed efficaci protocolli in traumatologia dello sport. Nella parte conclusiva, mediante la tecnica del talk show, saranno affrontati e condivisi con la platea situazioni di Real Life tramite la moderazione da parte della faculty.

TRAUMA DOLORE E SPORT . Un lavoro di squadra
25, 26 Novembre 2022, Centro Tecnico e formativo FIGC – Aula magna  –  via Gabriele D’Annunzio 138, 50135 Firenze

RESPONSABILE SCIENTIFICO
Enrico Castellacci
FACULTY
Rosario D’onofrio, Pasquale Tamburrino, Serena Tripoli, Claudia Palla

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA e PROVIDER ID n° 181
Viale Brianza 22 – 20127 Milano
www.dynamicom-education.it
annamaria.murro@dynamicom-education.it

LINK  PROGRAMMA PRELIMINARE  :  Trauma Dolore e Sport_25-26 novembre

Il professor Enrico Castellacci incontra gli alunni del Foresi

I ragazzi del triennio dell’Istituto Isis Foresi di Portoferraio, Liceo Scientifico, opzione Scienze Applicate, hanno partecipato ad un incontro con il professor Enrico Castellacci noto esperto in Ortopedia, Traumatologia e Medicina dello Sport. Rinomato per essere stato il responsabile dello staff medico della Nazionale di Calcio italiana dal 2004 al 2018 partecipando alla conquista della Coppa del Mondo nel 2006 all’Olympiastadion di Berlino.

Il professor Castellacci con semplicità e affabilità ha catturato l’attenzione del giovane pubblico illustrando temi di natura medica, soffermandosi sui progressi della ricerca scientifica in particolare modo la medicina rigenerativa. In seguito, il professor Castellacci ha soddisfatto la curiosità dei ragazzi, svelando alcuni aspetti della sua storia personale e professionale, raccontando aneddoti legati al mondo del calcio e alla sua passione per lo sport, rivelando particolari meno noti e difficilmente conoscibili al grande pubblico.

Seguire le proprie passioni, credere in se stessi, dedicarsi con impegno, serietà e determinazione per raggiungere i propri sogni: questo è stato il messaggio di incoraggiamento, che il prof. Enrico Castellacci ha voluto lasciare agli studenti presenti.

Un grazie di cuore da parte di tutti noi per i suggerimenti, le preziose indicazioni e l’estrema disponibilità che ci ha mostrato.

fonte : Tirreno Elba News

Effetti delle scarpe da calcio con diverse altezze del colletto sulla biomeccanica della caviglia e sulla stabilità posturale dinamica .

Nelle National Football League (NFL) Major League Soccer, (MLS) Major League Baseball, (MLB) vengono utilizzate in maniera diversificata scarpe da calcio tipo : A) a colletto alto rigido, B) a colletto alto elastico C) a colletto basso.(es. come nella foto)
✅ Cosi, la curiosità mi ha spinto ad analizzare la letteratura per ricercare prove scientifiche, sul loro utilizzo .
☀ Tra queste, una pubblicazione di Yunqi Tang (2020) che ha analizzato gli effetti delle scarpe da calcio con diverse altezze del colletto sulla biomeccanica della caviglia e sulla stabilità posturale dinamica .
✅ Quindici giocatori di football americano universitario (age: 21.2 ± 2.0 years; height: 172.4 ± 5.3 cm; body mass: 66.5 ± 9.7 kg) hanno eseguito un :
a) anterior and lateral single-leg jump test.
L’esecuzione della prova è stata effettuata indossando scarpe da calcio :
A) a colletto alto rigido
B) a colletto alto elastico
C) a colletto basso .
✅ Durante “l ‘anterior single-leg jump landing test ”, la scarpa con colletto alto rigido ha determinato una minore flessione dorsale della caviglia (< ROM), rispetto a quelle : A) con il colletto alto elastico (p = 0,031, dz = 0,511) e a B) quelle a colletto basso (p = 0,043, dz = 0,446). , presentando anche un minore Range of Motion (ROM) sul piano sagittale della caviglia , rispetto alle scarpe da calcio con il colletto basso (p = 0,023, dz = 0,756) .
La stabilità articolare della caviglia era significativamente maggiore per il colletto rigido alto, rispetto al colletto alto elastico (p = 0,003, dz = 0,629) e al colletto basso (p = 0,030, dz = 1,040).

✅ La stabilità mediale-laterale è stata significativamente migliore con il colletto alto rigido , rispetto (p = 0,001, dz = 1,040) al colletto basso (p = 0,001, dz = 1,232).

✅ Durante il “lateral single-leg jump landing test ”, il ROM in inversione della caviglia (p = 0,028, dz = 0,615) e il ROM sul piano frontale (p = 0,019, dz = 0,873) sono risultati significativamente inferiori per le scarpe con il colletto alto rigido , rispetto a quelle con il colletto alto elastico.
✅ Il colletto alto rigido ha comportato una significativa riduzione totale del ROM della caviglia, rispetto al colletto basso (p = 0,001, dz = 0,634).
✅ Pertanto, il colletto alto rigido della scarpa da calcio dovrebbe essere efficace nel limitare il ROM e aumentare la stabilità dinamica durante gestualità tecniche atletiche specifiche.

✅Comunque , pochi sono le evidenze atte a stabilire gli effetti dei diversificati colletti della scarpa da calcio sulla biomeccanica della caviglia e sui traumi distorsivi della caviglia negli atleti.

✅ Oggi sono necessari ulteriori studi con interventi e variabili di esito più coerenti.

❌ Approfondendo la ricerca riguardante quadri epidemiologici relativi alle “ankle sprains” nei calciatori USA: :
✅ L’epidemiologia degli infortuni nei giocatori della Major League Soccer (MLS) è rappresentata da un lavoro recentissimo di Forsythe B pubblicato su . Orthop J Sports Med 2022
Nella MLS. sono stati registrati tra il 2014 e il 2019 9713 infortuni totali. È stata identificata una media di 1,1 infortuni all’anno per giocatore, con i centrocampisti che hanno subito il maggior numero di infortuni.

✅ Gli infortuni più comuni sono state le lesioni al bicipite femorale (12,3%), le distorsioni della caviglia (8,5%) e le lesioni agli adduttori (7,6%). Il tempo medio perso per infortunio è stato di 15,8 giorni .
✅ L’incidenza complessiva degli infortuni è stata di 8,7 per 1000 ore di esposizione, in calo nel corso dell’indagine, con un’incidenza media di 4,1 volte superiore durante le partite (14,0/1000 ore) rispetto agli allenamenti (3,4/1000 ore).

🟡 In the National Football League (NFL) Major League Soccer, (MLS) Major League Baseball, (MLB) soccer shoes are used in different ways : A) stiff high collar, B) elastic high collar C) low collar (e.g. as in the picture). So ,curiosity prompted me to search for scientific evidence, which could direct the choice.
A literature review of the last 5 years showed 8 studies . Among them a publication by Yunqi Tang (2020) analyzed the effects of soccer shoes with different collar heights on ankle biomechanics and dynamic postural stability .
Fifteen American college football players (age: 21.2 ± 2.0 years; height: 172.4 ± 5.3 cm; body mass: 66.5 ± 9.7 kg) performed :
The test was performed wearing soccer shoes : a) with a stiff high collar b) with an elastic high collar c) with a low collar .
During the “anterior single-leg jump landing test, ” the high rigid collar shoe resulted in less dorsal ankle flexion (< ROM), compared to those : A) with high elastic collar (p = 0.031, dz = 0.511) and to B) those with low collar (p = 0.043, dz = 0.446). , also presenting a lower Range of Motion (ROM) in the sagittal plane of the ankle , compared with low-collared soccer shoes (p = 0.023, dz = 0.756) .
Ankle joint stability was significantly greater for the rigid high collar, compared with the elastic high collar (p = 0.003, dz = 0.629) and low collar (p = 0.030, dz = 1.040).
Medial-lateral stability was significantly better with the stiff high collar , compared (p = 0.001, dz = 1.040) to the low collar (p = 0.001, dz = 1.232).
During the “lateral single-leg jump landing test, ” ankle inversion ROM (p = 0.028, dz = 0.615) and ROM in the frontal plane (p = 0.019, dz = 0.873) were significantly lower for the shoes with the stiff high collar , compared with those with the elastic high collar.
The stiff high collar resulted in a significant total reduction in ankle ROM, compared with the low collar (p = 0.001, dz = 0.634).
Therefore, the stiff high collar of the soccer shoe should be effective in limiting ROM and increasing dynamic stability during technical athletic gestures. However , little evidence exists to establish the effects of different soccer shoe collars on ankle biomechanics and ankle distortion injuries in athletes.
Further studies with more consistent interventions and outcome variables are needed today.

The epidemiology of injuries in Major League Soccer (MLS) players is represented by a very recent paper by Forsythe B published in . Orthop J Sports Med 2022
Between 2014 and 2019, a total of 9713 injuries were recorded in the MLS. An average of 1.1 injuries per year per player was identified, with midfielders suffering the most injuries.
The most common injuries were hamstring injuries (12.3%), ankle sprains (8.5%) and adductor injuries (7.6%). The average time lost per injury was 15.8 days . The overall incidence of injury was 8.7 per 1000 hours of exposure, decreasing over the course of the survey, with an average incidence 4.1 times higher during games (14.0/1000 hours) than during training (3.4/1000 hours).

#rodo

Citazione :
Yunqi Tang , Zhikang Wang , Yifan Zhang , Shuqi Zhang et al. Effect of Football Shoe Collar Type on Ankle Biomechanics and Dynamic Stability during Anterior and Lateral Single-Leg Jump Landings – Appl. Sci. 2020, 10, 3362; doi:10.3390/app10103362

Forsythe B, Knapik DM, Crawford MD, Diaz CC, Hardin D, Gallucci J, Silvers-Granelli HJ, Mandelbaum BR, Lemak L, Putukian M, Giza E. Incidence of Injury for Professional Soccer Players in the United States: A 6-Year Prospective Study of Major League Soccer. Orthop J Sports Med. 2022 Mar 24;10(3):23259671211055136. doi: 10.1177/23259671211055136. PMID: 35360881; PMCID: PMC8961375