Effetti delle scarpe da calcio con diverse altezze del colletto sulla biomeccanica della caviglia e sulla stabilità posturale dinamica .

Nelle National Football League (NFL) Major League Soccer, (MLS) Major League Baseball, (MLB) vengono utilizzate in maniera diversificata scarpe da calcio tipo : A) a colletto alto rigido, B) a colletto alto elastico C) a colletto basso.(es. come nella foto)
✅ Cosi, la curiosità mi ha spinto ad analizzare la letteratura per ricercare prove scientifiche, sul loro utilizzo .
☀ Tra queste, una pubblicazione di Yunqi Tang (2020) che ha analizzato gli effetti delle scarpe da calcio con diverse altezze del colletto sulla biomeccanica della caviglia e sulla stabilità posturale dinamica .
✅ Quindici giocatori di football americano universitario (age: 21.2 ± 2.0 years; height: 172.4 ± 5.3 cm; body mass: 66.5 ± 9.7 kg) hanno eseguito un :
a) anterior and lateral single-leg jump test.
L’esecuzione della prova è stata effettuata indossando scarpe da calcio :
A) a colletto alto rigido
B) a colletto alto elastico
C) a colletto basso .
✅ Durante “l ‘anterior single-leg jump landing test ”, la scarpa con colletto alto rigido ha determinato una minore flessione dorsale della caviglia (< ROM), rispetto a quelle : A) con il colletto alto elastico (p = 0,031, dz = 0,511) e a B) quelle a colletto basso (p = 0,043, dz = 0,446). , presentando anche un minore Range of Motion (ROM) sul piano sagittale della caviglia , rispetto alle scarpe da calcio con il colletto basso (p = 0,023, dz = 0,756) .
La stabilità articolare della caviglia era significativamente maggiore per il colletto rigido alto, rispetto al colletto alto elastico (p = 0,003, dz = 0,629) e al colletto basso (p = 0,030, dz = 1,040).

✅ La stabilità mediale-laterale è stata significativamente migliore con il colletto alto rigido , rispetto (p = 0,001, dz = 1,040) al colletto basso (p = 0,001, dz = 1,232).

✅ Durante il “lateral single-leg jump landing test ”, il ROM in inversione della caviglia (p = 0,028, dz = 0,615) e il ROM sul piano frontale (p = 0,019, dz = 0,873) sono risultati significativamente inferiori per le scarpe con il colletto alto rigido , rispetto a quelle con il colletto alto elastico.
✅ Il colletto alto rigido ha comportato una significativa riduzione totale del ROM della caviglia, rispetto al colletto basso (p = 0,001, dz = 0,634).
✅ Pertanto, il colletto alto rigido della scarpa da calcio dovrebbe essere efficace nel limitare il ROM e aumentare la stabilità dinamica durante gestualità tecniche atletiche specifiche.

✅Comunque , pochi sono le evidenze atte a stabilire gli effetti dei diversificati colletti della scarpa da calcio sulla biomeccanica della caviglia e sui traumi distorsivi della caviglia negli atleti.

✅ Oggi sono necessari ulteriori studi con interventi e variabili di esito più coerenti.

❌ Approfondendo la ricerca riguardante quadri epidemiologici relativi alle “ankle sprains” nei calciatori USA: :
✅ L’epidemiologia degli infortuni nei giocatori della Major League Soccer (MLS) è rappresentata da un lavoro recentissimo di Forsythe B pubblicato su . Orthop J Sports Med 2022
Nella MLS. sono stati registrati tra il 2014 e il 2019 9713 infortuni totali. È stata identificata una media di 1,1 infortuni all’anno per giocatore, con i centrocampisti che hanno subito il maggior numero di infortuni.

✅ Gli infortuni più comuni sono state le lesioni al bicipite femorale (12,3%), le distorsioni della caviglia (8,5%) e le lesioni agli adduttori (7,6%). Il tempo medio perso per infortunio è stato di 15,8 giorni .
✅ L’incidenza complessiva degli infortuni è stata di 8,7 per 1000 ore di esposizione, in calo nel corso dell’indagine, con un’incidenza media di 4,1 volte superiore durante le partite (14,0/1000 ore) rispetto agli allenamenti (3,4/1000 ore).

🟡 In the National Football League (NFL) Major League Soccer, (MLS) Major League Baseball, (MLB) soccer shoes are used in different ways : A) stiff high collar, B) elastic high collar C) low collar (e.g. as in the picture). So ,curiosity prompted me to search for scientific evidence, which could direct the choice.
A literature review of the last 5 years showed 8 studies . Among them a publication by Yunqi Tang (2020) analyzed the effects of soccer shoes with different collar heights on ankle biomechanics and dynamic postural stability .
Fifteen American college football players (age: 21.2 ± 2.0 years; height: 172.4 ± 5.3 cm; body mass: 66.5 ± 9.7 kg) performed :
The test was performed wearing soccer shoes : a) with a stiff high collar b) with an elastic high collar c) with a low collar .
During the “anterior single-leg jump landing test, ” the high rigid collar shoe resulted in less dorsal ankle flexion (< ROM), compared to those : A) with high elastic collar (p = 0.031, dz = 0.511) and to B) those with low collar (p = 0.043, dz = 0.446). , also presenting a lower Range of Motion (ROM) in the sagittal plane of the ankle , compared with low-collared soccer shoes (p = 0.023, dz = 0.756) .
Ankle joint stability was significantly greater for the rigid high collar, compared with the elastic high collar (p = 0.003, dz = 0.629) and low collar (p = 0.030, dz = 1.040).
Medial-lateral stability was significantly better with the stiff high collar , compared (p = 0.001, dz = 1.040) to the low collar (p = 0.001, dz = 1.232).
During the “lateral single-leg jump landing test, ” ankle inversion ROM (p = 0.028, dz = 0.615) and ROM in the frontal plane (p = 0.019, dz = 0.873) were significantly lower for the shoes with the stiff high collar , compared with those with the elastic high collar.
The stiff high collar resulted in a significant total reduction in ankle ROM, compared with the low collar (p = 0.001, dz = 0.634).
Therefore, the stiff high collar of the soccer shoe should be effective in limiting ROM and increasing dynamic stability during technical athletic gestures. However , little evidence exists to establish the effects of different soccer shoe collars on ankle biomechanics and ankle distortion injuries in athletes.
Further studies with more consistent interventions and outcome variables are needed today.

The epidemiology of injuries in Major League Soccer (MLS) players is represented by a very recent paper by Forsythe B published in . Orthop J Sports Med 2022
Between 2014 and 2019, a total of 9713 injuries were recorded in the MLS. An average of 1.1 injuries per year per player was identified, with midfielders suffering the most injuries.
The most common injuries were hamstring injuries (12.3%), ankle sprains (8.5%) and adductor injuries (7.6%). The average time lost per injury was 15.8 days . The overall incidence of injury was 8.7 per 1000 hours of exposure, decreasing over the course of the survey, with an average incidence 4.1 times higher during games (14.0/1000 hours) than during training (3.4/1000 hours).

#rodo

Citazione :
Yunqi Tang , Zhikang Wang , Yifan Zhang , Shuqi Zhang et al. Effect of Football Shoe Collar Type on Ankle Biomechanics and Dynamic Stability during Anterior and Lateral Single-Leg Jump Landings – Appl. Sci. 2020, 10, 3362; doi:10.3390/app10103362

Forsythe B, Knapik DM, Crawford MD, Diaz CC, Hardin D, Gallucci J, Silvers-Granelli HJ, Mandelbaum BR, Lemak L, Putukian M, Giza E. Incidence of Injury for Professional Soccer Players in the United States: A 6-Year Prospective Study of Major League Soccer. Orthop J Sports Med. 2022 Mar 24;10(3):23259671211055136. doi: 10.1177/23259671211055136. PMID: 35360881; PMCID: PMC8961375

La lotta al tumore dalla panchina: il racconto di Giorgio Rotolo emoziona l’aula magna di Coverciano

L’allenatore dello Stresa, formazione neopromossa in Serie D, ha parlato del carcinoma che ne ha sconvolto la vita: “Il calcio mi dà forza”

Un ‘leone’: così lo definisce più volte Nicola Binda, il giornalista de La Gazzetta dello Sport che ne ha raccontato la storia sulle pagine della ‘Rosea’, cercando di tratteggiare la sua lotta col tumore. Ma Giorgio Rotolo, dal bancone dell’aula magna di Coverciano, ci tiene a precisare spesso che “no, non sono un leone: sono una persona qualunque che lotta contro questo brutto male”.

Eppure quello che emerge dal suo racconto agli allievi dei corsi allenatori UEFA A e UEFA Pro – tutti insieme ad ascoltare in rigoroso silenzio le sue parole, con la commozione che a fatica viene trattenuta – è un mister che lotta con tutte le sue forze, che nel calcio ha trovato ancora più energie e che vuole far passare un messaggio di speranza.

“Non ho un segreto, quello che è successo a me purtroppo può succedere a chiunque” racconta Giorgio Rotolo, 54enne allenatore dello Stresa, formazione piemontese neopromossa in Serie D. La sua storia, che nella sceneggiatura della vita ha avuto un inaspettato e tremendo colpo di scena, con la scoperta di un ‘carcinoma squamoso alla mandibola’ durante un controllo di routine, può però essere di esempio a molte persone, grazie alla voglia di non arrendersi. Tra chemioterapie, umore che cala a picco improvvisamente ed energie che spesso faticano ad esserci, non è semplice andare avanti. Eppure Rotolo racconta come sia “riuscito far convivere il calcio con la malattia. Quando scendevo in campo, mi sentivo benissimo”.

Da tutto questo, dal “calcio che mi dà la forza”, dal rapporto col direttore sportivo che diventa un’amicizia fraterna, dalla promozione in Serie D alla guida di una squadra di giocatori che si sono stretti intorno al loro allenatore nel momento più difficile, emerge una storia di vita e di passione, di quelle che fanno affiorare la pelle d’oca e che lasciano senza parole. E se proprio le parole in questi casi sono difficili da trovare, ecco che l’aula magna tributa un lungo applauso a Giorgio Rotolo. Un vero ‘leone’.

fonte : FIGC

La nostra intervista al Dr. Giuseppe Stillo, consigliere LAMICA

Una nostra intervista al Dott Giuseppe Stillo, medico sociale dell’U.S.Catanzaro 1929, nonché componente del Direttivo nazionale della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio.

✅ Quali sono le problematiche legate alla tua attività di Medico sociale?
“ In questi ultimi due anni la problematica più importante è stata quella legata all’infezione da Sars Covid 2 con i vari Protocolli FIGC da rispettare( Tamponi, test sierologici, quarantena dei positivi, vaccinazione) per l’intero Gruppo Squadra.
Le altre problematiche sono relative a quello che rimane il nostro compito più importante, la tutela della salute del calciatore. In questo senso ci sono i problemi legati alla valutazione iniziale, agli infortuni, al recupero dopo un infortunio con la tempistica per il Return to Play, il rispetto della normativa antidoping. Molto importante è anche la componente psicologica perché spesso i calciatori che subiscono un grave infortunio spesso sono giù di morale e bisogna aiutarli a reagire. Con i nostri fisioterapisti poi facciamo molta attenzione alla prevenzione studiando la valutazione posturale, la componente biomeccanica di ogni calciatore per cercare di correggere movimenti sbagliati che potrebbero provocare infortuni. Questo è possibile grazie alla presenza nel nostro staff dell’ osteopata, Dr. Villani e di fisioterapisti preparati”
✅Come sono i rapporti con le altre figure professionali all’interno del Gruppo squadra?
“ all’interno dell’ U.S.Catanzaro si è creata una forte sinergia tra staff sanitario, staff tecnico e Dirigenza perché cerchiamo di remare tutti nella stessa direzione per dare risposte adeguate ai bisogni dei calciatori contribuendo a migliorare le prestazioni della squadra. Devo ringraziare Il presidente e tutta la dirigenza che ci ha messo nelle condizioni di lavorare con serenità senza pressioni. Questo vuol dire scegliere la strategia giusta per i recuperi post infortunio con un timing adeguato che ci permetta di ridurre al minimo il rischio di reinfortunio.
Questo lavoro è possibile perché abbiamo la fortuna poi di avere nello staff medico due figure importanti , entrambe di valore, come il Dr. De Santis, ortopedico ed il Dr. Caglioti, radiologo
✅Quali sono le aspettative per il campionato 2022/2023?
“La Dirigenza sta operando sul mercato per rafforzare la rosa perché l’obiettivo dichiarato, dopo due secondi posti consecutivi, è quello di vincere il Campionato e coronare il sogno della serie B che è quello che i tifosi aspettano da tanto tempo. Sicuramente non sarà facile perché ci sono tante incognite. Noi come staff sanitario cercheremo di contribuire con il nostro lavoro.
✅ Come giudichi la tua esperienza all’interno della Libera associazione Medici Italiani del calcio?
“ E’ una esperienza molto positiva perché mi ha permesso di confrontarmi con colleghi di altre squadre e di portare avanti le problematiche dei medici sociali delle squadre della Lega pro. E’ stata altresì importante per migliorare la mia formazione e l’aggiornamento professionale. Devo ringraziare il Prof. Castellacci, Presidente della LAMICA per avermi dato l’opportunità di essere eletto nel Direttivo Nazione per il quadriennio 2020-2024.
Importante è anche il ruolo della squadra di calcio dei medici iscritti alla LAMICA che, grazie alla passione e all’impegno del Segretario. Il Dr. Pasquale Tamburrino, organizza incontri con scopi di beneficienza, regalando a noi medici anche un momento di svago.
✅Quali possono essere le prospettive future per il ruolo del Medico sociale di una squadra di calcio?
Credo che ormai sia diventato imprescindibile il riconoscimento da parte della FIGC del ruolo del Medico sociale con l’obbligatorietà del contratto federale depositato in Lega, così come per le altre figure professionali del mondo del calcio. Il medico sociale ha delle grandi responsabilità professionali che in questi ultimi anni si sono accentuate per il rispetto dei Protocolli Covid e quindi diventa importante che il ruolo venga istituzionalizzato In questo senso importante è quello che in questi anni sta cercando di fare la LAMICA all’interno della FIGC e con le leghe di serie A,B e C.
#USCATANZARO
#medicidelcalcio
@rodo

Al Prof. Castellacci il Premio Internazionale .“Sport, cultura e letteratura” Città di Piancastagnaio “La Castagna”,

Il Prof Enrico Castellacci , Presidente della Libera Associazione Italiana Medici del Calcio è stato tra i premiati della seconda edizione del Premio Internazionale .“Sport, cultura e letteratura” Città di Piancastagnaio “La Castagna”,
Tra i premiati : Giancarlo Abete, ex presidente Figc e oggi numero uno della LND, il mister Leonardo Semplici, il direttore generale della Spal Andrea Gazzoli, l’ex calciatore Giovanni Galli, lo scrittore Carlo Rosati, l’ex medico della Nazionale Enrico Castellacci, il procuratore sportivo ucraino Alex Velykykn, l’allenatrice ed ex bomber Patrizia Panico, la scrittrice Valeria Ancione, Franco Morabito giornalista e presidente Ussi Toscana . Francesco Traversi direttore di orchestra, Eleonora Landi campionessa italiana di danza sportiva 2022. Contestualmente riceveranno il premio “Una castagna per la pace” la Federazione Italiana Giuoco Calcio – Lega Nazionale Dilettanti, Ukrainian Association of football, Federazione Sanmarinese gioco Calcio, Centro Sportivo Italiano.

La Commissione Federale Antidoping incontra gli Azzurrini dell’Under 16

Nel ritiro di Tirrenia la Commissione Federale Antidoping e NADO Italia hanno incontrato tutti gli atleti convocati e i componenti dello staff tecnico e medico della Nazionale Under 16

In occasione del quinto incontro annuale del programma educativo antidoping della UEFA ‘HatTrick V’ la Commissione Federale Antidoping e NADO Italia hanno incontrato nella mattinata di oggi tutti gli atleti convocati e tutti i componenti dello staff tecnico e medico della Nazionale Under 16, in ritiro presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia in vista della doppia amichevole con la Spagna in programma domani e giovedì.

Per la Commissione Federale Antidoping, il presidente Giuseppe Capua ha introdotto il progetto segnalando l’importanza e gli obiettivi del programma educativo antidoping, che ha come finalità primaria la prevenzione del intenzionale e non intenzionale.

Per NADO Italia la dott.ssa Francesca Boscariol ha trattato il tema del controllo antidoping, l’RTP, i Wherabouts, oltre alla Lista delle sostanze proibite e la richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE). Il prossimo incontro è fissato per lunedì 6 giugno con gli Azzurrini della Nazionale Under 19.

Fonte : FIGC

 

EFA Women´s Elite Club Injury Study – 2019/20 Season report

UEFA Woman Elite Club Injury Study Report 2019/20 
The Women´s Elite Club Injury Study ( W E C I S ) was initiated by Football Research
Group (FRG) and is from the season 2018-19 funded and supported by UEFA

Presentation
The report is divided into nine sections, with data on exposure, general injuries, training injuries, match injuries, severe injuries, muscle injuries, ligament injuries, re-injuries, and squad attendance/availability and absence. These sections contain data of the 2019/20 season from your club in comparison with other participating clubs described as means of the whole study period as well as specifically for each month (July-March). The injury sections are generally split into four sub-sections:
• Injury patterns: the relative distribution of injuries of this kind, looking at injury location, type, overuse/trauma, contact/non-contact, severity and re-injury rate.
• Injury rate: the number of injuries of this kind relative to exposure time, allowing the individual injury rate to be evaluated. Injury rate is expressed as the number ofinjuries/1,000 hours of exposure. • Days’ absence: the mean number of days lost because of injuries of this kind.
• Injury burden: a combined measure of the frequency (injury rate) and severity (days´ absence) of injuries of this kind giving the burden of injury for the player and the consequences for the team. Injury burden is expressed as the number of days of absence/1,000 hours of exposure. Example: Team A with 10 injuries in 5,000 hours, each resulting in an absence of 10 days on average, has an injury burden of 20 days/1,000 hours. Team B with 20 injuries in 5,000 hours, each resulting in an absence of 5 days on average, also has an injury burden of 20 days/1,000 hours.

link : https://editorial.uefa.com/resources/0265-115cf6cb0c8e-240f04e82f0d-1000/uefa_womens_elite_club_injury_study_season_report_2019-20_-_team_x.pdf

Corso di Formazione: Trauma dolore e sport . Un lavoro di squadra

Corso di Formazione
Trauma dolore e sport . Un lavoro di squadra
14 Maggio 2022 Centro Tecnico e formativo – Aula magna –  Coverciano (FI)
Responsabile Scientifico: Enrico Castellacci
Faculty:
Rosario D’Onofrio
Pasquale Tamburrino
Serena Tripoli
Claudia Palla

ECM (Educazione Continua in Medicina)
Il corso n° 181-343604 è inserito nella lista degli eventi
definitivi ECM nel programma formativo 2022 del Provider.
Categorie accreditate: Medico Chirurgo
Discipline: Medicina Fisica e Riabilitazione; Medicina dello
Sport; Reumatologia; Ortopedia e Traumatologia;
Crediti ECM: 7
N. partecipanti: 30
Obiettivo Formativo: Nr. 3

PROVIDER E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Dynamicom Education
Viale Brianza 22 – 20127 Milano
www.dynamicom-education.it
annamaria.murro@dynamicom-education.it

Nessuna descrizione alternativa per questa immagine

FIGC e Bambino Gesù: inaugurato il più grande Centro di Cure Palliative Pediatriche in Italia

Con 20 moduli abitativi già attivati e altri 10 in preparazione apre a Passoscuro, nel comune di Fiumicino, il più grande Centro di Cure Palliative Pediatriche in Italia, realizzato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. È la prima struttura di questo tipo nella Regione Lazio, dove si stima che siano circa 1000 i bambini con malattie gravi ad alta complessità assistenziale, che necessitano di cure palliative.

Un edificio di 5 piani immerso nel verde e a pochi passi dal mare, i cui lavori di ristrutturazione hanno avuto un costo di circa 3 milioni di euro, due terzi dei quali coperti dal contributo di piccoli e grandi donatori tra i quali la FIGC. La Federazione, nell’ambito della collaborazione avviata nel 2015 a supporto delle attività di cura dei bambini e di accoglienza delle famiglie, ha infatti donato 45.000 euro, una somma parte del ricavato dalla vendita dei biglietti per Italia-Svizzera, la partita di qualificazione ai Mondiali 2022 che si è tenuta il 12 novembre scorso allo Stadio Olimpico di Roma, all’indomani della visita degli Azzurri ai piccoli ricoverati nella sede dell’Ospedale al Gianicolo. A coprire le spese anche la Fondazione Angelini, il Fondo per la filantropia Andreotti & Brusone, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, la duchessa Maria Luisa Magistrati Gaetani D’Aragona, l’Aeronautica Militare, la Guardia di Finanza e la Fondazione Mediolanum, la 1-618, la società Siderferro, le Ferrovie dello Stato, l’associazione La magia di Lelino, Giacomo Ponti e Deborah Zani, Dream Rider.

“A tutti loro dobbiamo una grande riconoscenza – ha affermato il segretario generale della Fondazione Bambino Gesù Onlus, Francesco Avallone – perché ci hanno consentito e ci stanno consentendo di realizzare un progetto straordinario per la cura e l’accompagnamento dei pazienti più fragili”.

L’inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza del Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino e dei principali donatori che hanno contribuito alla realizzazione della struttura. Dopo la benedizione di mons. Gianrico Ruzza, vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina, sono intervenuti sul tema delle cure palliative il direttore della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, Andrea Urbani, l’assessore Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, il direttore del Dipartimento Emergenza, Accettazione e Pediatria generale del Bambino Gesù, Alberto Villani e il responsabile del Centro di Cure Palliative Pediatriche, Michele Salata

“Si realizza un altro importante passo nell’assistenza ai bambini più fragili”, ha affermato la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc. “Il Centro vuole essere uno spazio di accoglienza, simile a una grande casa, nel quale accompagnare i piccoli pazienti o aiutare i loro familiari ad assisterli nel modo migliore. Perché è sempre possibile curare, come dice Papa Francesco, anche quando non è possibile guarire”.

In questi giorni sono stati accolti nel Centro alcuni dei pazienti ucraini fuggiti dalla guerra con le loro famiglie. Si tratta di 5 bambini con patologie molto gravi tra gli oltre 60 pazienti già presi in carico dall’ospedale.

I lavori di ristrutturazione sono iniziati lo scorso settembre e hanno interessato sia la parte interna – dove le aule scolastiche per i bambini hanno lasciato il posto ai moduli abitativi per i pazienti e i loro familiari – sia la parte esterna, in cui è stato realizzato un grande parco-giardino, vero punto di forza del progetto, che arriva a ridosso del mare. Il percorso è accessibile da carrozzine e lettighe e sono presenti un’ampia area per gioco e sport e un rigoglioso agrumeto, luoghi pensati per l’accoglienza di tutto il nucleo familiare, compresi i fratelli dei bambini ricoverati.

L’edificio principale misura 4.160 metri quadrati e si sviluppa su 5 piani, di cui uno seminterrato e uno rialzato. Il piano rialzato e il primo piano ospitano 20 moduli abitativi che diventeranno 30 quando saranno completati i lavori del secondo piano, ancora in fase Il Centro è dedicato all’accoglienza di bambini e adolescenti con malattie rare, inguaribili, ad alta complessità assistenziale. Garantisce la presa in carico del paziente e di tutto il nucleo familiare: non solo i genitori, infatti, ma anche i fratelli e le sorelle subiscono la situazione di malattia e il carico assistenziale. Il Centro garantisce la cura e il controllo attento dei sintomi, primo fra tutti il dolore, e delle patologie concomitanti, l’attenzione particolare all’alimentazione e ai problemi ad essa correlati. Ma si prende cura anche dei bisogni psicologici, relazionali, spirituali, sociali, educativi.

In Italia sono circa 35.000 i minori – 1000 nella sola Regione Lazio – che non possono tornare immediatamente a casa dopo il ricovero in ospedale perché necessitano di assistenza altamente specialistica o hanno bisogno che i loro genitori abbiano acquisito tutte le competenze necessarie per prendersi cura di loro. Anche nella fase di assistenza domiciliare, il ricovero residenziale può rappresentare una soluzione temporanea in grado di fornire alla famiglia un periodo di sollievo oppure per permettere una revisione del piano assistenziale che necessiti di un monitoraggio più intenso.

Tra gli obiettivi del Centro c’è quello di garantire la migliore qualità di vita nelle fasi terminali di malattia. In questo senso concretizza quell’attenzione al diritto delle cure per tutti i pazienti, anche quando non c’è una speranza di guarigione, espressa nella Carta dei Diritti del Bambino Inguaribile dell’Ospedale Bambino Gesù, redatta nel 2018 in seguito alle controverse e dolorose vicende dei piccoli Charlie Gard e Alfie Evans.

Il Centro delle Cure Palliative ha attualmente 20 moduli abitativi a disposizione delle famiglie. Sono già avviati i lavori per la realizzazione e l’allestimento di altri 10 moduli. Altri lavori riguarderanno il completamento degli arredi e lo sviluppo degli spazi esterni, l’area giochi e la spiaggia attrezzata, una nuova centrale elettrica e un ampio parcheggio. Gli ulteriori costi previsti ammontano a circa 3 milioni di euro. Sono già in programma molte iniziative di sostegno, tra cui una in particolare: il 20 aprile, all’Auditorium Conciliazione di Roma, lo spettacolo benefico di Rosario Fiorello “Stasera Fiorello per la solidarietà”, con l’incasso devoluto alla struttura di Passoscuro (prevendita già aperta su Ticketone).

“In questi tempi cosi drammatici segnati dalla guerra alle porte dell’Europa – ha affermato la presidente dell’Ospedale Mariella Enoc – noi continuiamo ad investire sulla cura dei bambini, quelli più fragili, i cosiddetti inguaribili, che però continuano ad aver bisogno di cura, insieme con le loro famiglie. È il paradosso di questo nostro mondo: c’è chi tira le bombe sui bambini, e chi fa di tutto per salvarli con il meglio della cura, della ricerca, e per accompagnarli con umanità. Grazie a quanti continuano a credere in questa nostra missione”.

Fonte : FIGC

 

 

CONGRESSO : The Dark side of the bone 2022

CONGRESSO : The Dark side of the bone 2022
Evento Patrocinato Libera Associazione Medici del calcio
Alula Magna Summit Hotel – Gaeta (LT) 30 Aprile 2022

Razionale
L’osteoporosi rappresenta un grave problema di Salute Pubblica in tutti i Paesi in cui l’andamento demografico è caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione. L’avanzare dell’età è infatti una delle principali cause di perdita di massa ossea in entrambi i sessi, anche se inizia più precocemente nella donna. Quindi, il rapido e marcato invecchiamento della popolazione porta inevitabilmente ad un aumento di tutte le condizioni età-associate, ponendo anche l’osteoporosi come priorità sanitaria e sociale nel nostro Paese. Parallelamente all’osteoporosi anche l’osteoartrosi merita grande attenzione da parte delle organizzazioni sanitarie, si tratta di una patologia con una prevalenza nella popolazione anziana che va dal 30-35%, se valutata in base alla presenza di sintomi, all’80% se valutata radiologicamente, e presenta un costante aumento con l’età. Questi due temi saranno al centro del progetto e, per consentire ai discenti un più forte coinvolgimento in termini di partecipazione attiva, sono stati inseriti dei cases report a fianco delle sessioni interattive con televoter.

Segreteria Organizzativa
Dynamicom Education
Annamaria Murro
annamaria.murro@dynamicom-education.it
Viale Brianza, 22 – 20127 Milano,
Tel. (+39) 02 89693750
www.dynamicom-education.it

FACULTY
Enrico CASTELLACCI, Lucca
Domenico CASTELLITTO, Sora
Roberto CESAREO, Latina
Salvatore D’AURIA, Formia
Rosario D’ONOFRIO, Gaeta
Massimo DI CARLO, Roma
Roberto FAVA, Formia
Roberto TOZZI, Latina
Simonetta SIMONE, Sora
Pasquale TAMBURRINO, Cassino
Agostino TUCCIARONE, Latina
Umberto ZOPPI, Teramo