La Asociación Española de Médicos de Equipos de Fútbol, AEMEF

L’Associazione Spagnola dei Medici  di Calcio  insieme  al Centro di Trattamento  Riabilitazione Globale nello sport e l’ AMMMA di San Sebastian ha organizzato l’evento :  Muscolo & Forza.

La conferenza, diretta dal dottor Enrique Pérez de Ayala, membro onorario dell’AEMEF, ha affrontato un tema che oggi rimane  sempre controverso, come ha sottolineato il dottor Pérez de Ayala. “Siamo riusciti ad affrontare da diverse prospettive un tema sul quale ci sono diverse interpretazioni in molti aspetti”.

Il membro onorario e fondatore dell’AEMEF, il dottor Ayala ha anche salutato la partecipazione combinata di veterani e giovani professionisti delle scienze della salute, dai medici ai fisioterapisti, riabilitatori e/o preparatori fisici.

Il programma di formazione  ha visto  la partecipazione di relatori di spicco , come il dottor Mikel Sánchez, Capo del Servizio di chirurgia Ortopedica e Traumatologia dell’ospedale Vithas San José di Vitoria-Gasteiz, il dottor Xavier Peirau, professore e direttore del centro INEFC di Lleida, e il dottor Jordi Ibáñez, specialista in Terapia Fisica e Riabilitazione. Jordi Ibáñez, specialista in Medicina dello Sport, professore all’Università di Barcellona e membro del laboratorio diFisiologia della Clínica Planas di Barcellona, così come il dottor Javier De la Fuente e il dottor David Carreras che hanno offerto altre analisi del tema monografico della sessione.

All’incontro di formazione ha partecipato anche Eduard Pons, ex preparatore fisico della nazionale di calcio spagnola senior e attualmente preparatore fisico della prima squadra del FC Barcelona.

 

ll comunicato della Lega Serie A : REGOLE RELATIVE A IMPATTO COVID-19 GESTIONE CASI DI POSITIVITA’ E RINVIO GARE

Comunicato Ufficiale n. 1 26

Il Consiglio di Lega  A del 6 gennaio 2022:

” Nell’esercizio delle e funzioni d i cui all’articolo 29 dello Statuto della Lega relativo a i calendari delle competizioni ufficiali;

  • considerato l’attuale andamento in crescita della crisi pandemica di Covi d-19, ma anche l’obiettivo primario di garantire la disputa di tutte le Competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A nell’interesse delle Associate, dei Licenziatari dei diritti audiovisivi, dei Tifosi e degli Sponsor, e ferma restando, in ogni caso, l’esigenza prioritaria di  tutelare  la salute e  la  sicurezza dei   calciatori, degli staff, degli arbitri e degli addetti ai lavori e di rispettare tutte le misure di prevenzione e protezione vigenti al fine di limitare la diffusione del   virus LARS-CoV-2;
  • letta la circolare del Ministero della Salute numero 60136 del 30 dicembre 2021 ;
  • considerato l’allegato J del Regolamento della UEFA Champions League (Stagione 2021/2022), del Regolamento della UEFA Europa League (Stagione 2021/2022) e del Regolamento della UEFA Europa Conference League (Stagione 2021/2022);
  • ha deliberato di disporre, in via transitoria, eccezionale e limitatamente alla corrente stagione sportiva 2021/2022 le seguenti regole per le ipotesi di positività al virus SARS-CoV-2 dei calciatori dei Club partecipanti alle Competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A qualora uno o più calciatori dello stesso Club risultassero positivi al virus SARS-CoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario di ciascuna competizione, purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test entro il termine del punto 4;
    • qualora il Club non disponga del numero minimo di calciatori di cui al punto 1, la Lega,        delibererà di conseguenza;
    • Qualora il Club sia in grado di disporre del suddetto numero minimo di calciatori e comunque non presenti in campo la squadra, subirà le sanzioni previste dall’articolo 53 delle O.I. F….
    • ciascun Club, ai fini dell’applicazione delle norme di cui ai punti 1, 2, 3 dovrà inviare a mezzo pec alla Lega Nazionale Professionisti Serie A  la documentazione comprovante le riscontrate positività entro la mezzanotte del precedente il  giorno di gara

Per approfondire  : https://www.legaseriea.it/it/sala-stampa/comunicati

La UEFA svela una strategia di sostenibilità incentrata su diritti umani e ambiente

   ‘Strength through Unity’ mira a ispirare, attivare e accelerare l’azione collettiva verso il rispetto dei diritti umani e il rispetto dell’ambiente nel contesto del calcio europeo fino al 2030.

La UEFA ha annunciato il lancio della sua innovativa Strategia di Sostenibilità del Calcio 2030 – “Strength through Unity“, un impegno a lungo termine della UEFA.

Attraverso la sua nuova strategia, che durerà fino al 2030, la UEFA vuole ispirare, attivare e accelerare la collettività verso una maggiore tutela dei diritti umani e dell’ambiente nel contesto del calcio europeo. Tuttavia, la UEFA non può agire da sola. ‘Strength through Unity’ è una strategia pratica che mira a mobilitare l’ecosistema calcistico europeo attorno a un approccio comune attraverso obiettivi chiaramente definiti e indicatori chiave di prestazione (KPI) per investire nella prosperità futura del calcio.

Essenziale una stretta collaborazione tra le parti

Aleksander Čeferin, presidente UEFA

“Questa strategia si intitola “Forza attraverso l’unità” e significa che questi problemi complessi possono essere affrontati e risolti solo se lavoriamo in stretta collaborazione con tutti i nostri stakeholder del calcio, concordiamo un’agenda condivisa, usiamo un linguaggio comune e adottiamo un approccio coerente. Sono convinto che se il calcio si unisce e unisce il suo potere per guidare il cambiamento sostenibile, sarà in grado di avere un impatto positivo forte e duraturo. Come UEFA, dobbiamo dare il giusto esempio di cambiamento sostenibile e ispirare e mobilitare gli altri a seguirlo”.

La strategia è stata sviluppata connettendo il calcio alla sostenibilità, allineata ai principi della UEFA e alle richieste delle istituzioni globali e della società civile. La UEFA ha riconosciuto che la sostenibilità richiede un giusto equilibrio tra azioni e pratiche socialmente responsabili e rispettose dell’ambiente per preservare la vitalità a lungo termine del calcio.

Obiettivi chiari

‘Strength through Unity’ è formulato attorno a 11 politiche@UEFA

‘Strength through Unity’ è formulato intorno a 11 politiche, ognuna supportata da un’ambizione 2030, obiettivi e KPI, e sarà implementato in cinque aree di azione: La UEFA come organizzazione interna, gli eventi UEFA, i membri UEFA, l’ecosistema calcistico e i partner e la società, che include gruppi come sponsor, tifosi e istituzioni globali.

Ogni politica è descritta in dettaglio e ognuna di esse ha una chiara ambizione per il 2030 e un piano che collega gli argomenti agli obiettivi ai KPI, con la consapevolezza che questi si evolveranno per stare al passo con il mondo in rapida evoluzione della sostenibilità.

Michele Uva, direttore del calcio e della responsabilità sociale della UEFA

“Questo documento non è una destinazione finale ma il punto di partenza per rendere operativa la strategia; un compito difficile ma affascinante. Creeremo linee guida e programmi per sostenere le federazioni affiliate, le leghe e i club nello sviluppo delle proprie strategie. Dobbiamo lavorare come una squadra, con un linguaggio e un approccio comune, per amplificare l’impatto positivo del calcio e sfruttare al meglio i nostri sforzi collettivi. Creeremo una comunità di manager esperti in sostenibilità per radunare le loro squadre. La misurazione e il reporting saranno decisivi per dimostrare come il calcio stia usando la sua potente piattaforma per migliorare la sostenibilità”.

“Strength through Unity” concorda con framework e standard riconosciuti a livello internazionale, tra cui, tra gli altri, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il quadro delle Nazioni Unite per lo sport per l’azione per il clima, il Green Deal europeo, la Dichiarazione universale dei diritti umani, i principi guida delle Nazioni Unite sulle imprese e diritti umani, i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e la Global Reporting Initiative.

È probabile che l’approccio della UEFA si evolva attraverso revisioni periodiche e valutazioni dei progressi. Questo può portare a consolidare alcune delle politiche. Un metodo integrato e flessibile è essenziale per affrontare i diritti umani e le considerazioni ambientali e bilanciare tutti gli aspetti della sostenibilità. Per il 2025 è prevista una revisione dell’efficacia e della forma della strategia.

Questo viaggio presenterà sfide sulla sua strada. Per superarle, l’ecosistema del calcio europeo deve riconoscere l’urgenza di agire e collaborare attorno a un progetto comune.

Fonte : UEFA.COM

Case Report: Return to Sport Following the COVID-19 Lockdown and Its Impact on Injury Rates in the German Soccer League

  The Bundesliga made headlines for becoming the first major sports league to return to sport worldwide following COVID-19 lockdown. To-date, there lacks retrospective studies on longitudinal injury rates to elucidate the effect isolation measures had on the health and safety of professional athletes. This study sought to compare injury rates experienced by Bundesliga athletes before and after the COVID-19 lockdown. Data was collected from public injury and player reports regarding the Bundesliga, with injury defined as trauma resulting in loss of game time. Descriptive statistics were used to present differences in injury incidence between all Bundesliga Match days pre- and post-lockdown. Between the league’s resumption and completion on May 16 and June 27, 2020, injuries occurred in 21 forwards (FW), 11 central midfielders (CM), 12 wide midfielders (WM), 16 central defenders (CD), 6 fullbacks (FB), and 2 goalkeepers. Players had 1.13 (95% CI 0.78, 1.64) times the odds of being injured following the COVID-19 lockdown, with a 3.12 times higher rate of injury when controlling for games played compared to injury rates pre-lockdown (0.84 injuries per game vs. 0.27 injuries per game). The most frequent injury group was muscular injuries with 23 injuries total, with 17% of athletes experiencing injury during their first competitive match following lockdown. Injury rate increased over 3-fold following COVID-19 lockdown. Athletes did not experience an increased rate of injury with more cumulative competitive matches played. High injury incidence for players yet to complete their first competitive match may imply suboptimal sport readiness following home confinement.

Castellacci: “Si gioca troppo, così il fisico dei giocatori non regge

 L’appello di Guardiola sulla salute dei calciatori? Questo è un refrain che si ripete, noi come medici del calcio sono mesi che ripetiamo la stessa cosa. Si possono fare tutti gli appelli del mondo ma noi vediamo che gli impegni aumentano sempre di più”. Ai microfoni di Radio anch’io sport, il presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Medici del Calcio Enrico Castellacci si associa al grido di allarme del tecnico del City Pep Gurdiola sulla salute dei calciatori. “Così il fisico dei calciatori non regge e aumentano gli infortuni. O cambia la mentalità o aumentano le rose ma sappiamo che gli allenatori fanno giocare sempre i più forti”.

“Udinese-Salernitana? Teatrino che deve smettere”

Per quanto riguarda i ‘protocolli Covid’ e il recente caso di Udinese-Salernitana, Castellacci ha ammesso che “è un teatrino che deve smettere. Sappiamo che in Italia le Asl hanno la possibilità per decidere, e se decide che una squadra non si può muovere, inutile la pantomima dell’altra che va in campo per ottenere la vittoria a tavolino. A meno che non si arrivi a protocolli più logici che potrebbero evitare situazioni imbarazzanti, si fa del teatro e basta. I protocolli andavano cambiati già mesi fa, il Covid non è finito ieri o oggi, nè finirà domani. Bisogna andare di pari passo con la convivenza con il virus”.

Circa il green pass rafforzato, Castellacci ha osservato che “lo potevamo già fare le società, al di là del governo. Il giocatore è un lavoratore, il presidente poteva far entrare solo chi è vaccinato, sospendendo gli altri e lasciandoli senza stipendio. Il giocatore è un lavoratore come tutti. In Italia però il 5-6% dei calciatori non è vaccinato, mentre in Inghilterra è il 16-20%, e infatti c’è una ecatombe di contagi”.

Fonte : la Repubblica :  https://www.repubblica.it./sport/calcio/21/12/27

Proteggere la salute dei giocatori: la carta UEFA per club e nazionali sui traumi cranici

 La UEFA ha fatto un altro passo importante per proteggere la salute e la sicurezza dei giocatori, lanciando una carta sulle commozioni cerebrali per le squadre che partecipano alle competizioni europee maschili e femminili per club e nazionali.

Il provvedimento è l’ultima tappa dell’iniziativa della UEFA per educare giocatori, allenatori, arbitri, medici e il pubblico in generale sui pericoli dei traumi cranici, proseguendo la linea tracciata dalla campagna di sensibilizzazione UEFA del 2019 sugli infortuni alla testa.

La carta sui traumi cranici è stata redatta dal comitato medico della UEFA e mira a rafforzare l’importanza delle buone pratiche nella gestione delle commozioni cerebrali ed evidenzia le procedure da seguire nelle partite di club e nazionali maschili e femminili della UEFA in caso di infortuni alla testa.

La carta promuove anche la formazione di giocatori, allenatori e staff sulle procedure da trauma cranico in vigore nelle partite UEFA.

Tutelare la salute dei giocatori

Club e nazionali sono invitati a firmare la carta non solo per sostenere la campagna di sensibilizzazione della UEFA, ma anche per sottolineare il loro impegno nella salvaguardia della salute dei loro giocatori.

In questo modo, i firmatari si impegnano a sostenere pienamente la guida UEFA su come riconoscere e gestire un trauma cranico dal momento dell’infortunio fino al ritorno in campo nella massima sicurezza.

Corsi di formazione

Come parte delle disposizioni della carta, ai medici dei club e delle squadre nazionali viene chiesto di organizzare corsi di formazione specifici per informare giocatori, allenatori e staff sulle procedure da seguire nelle partite UEFA in caso di infortuni alla testa.

La procedura UEFA in caso di infortuni alla testa

• In caso di sospetta commozione cerebrale, l’arbitro fermerà il gioco per permettere al giocatore infortunato di essere valutato dal medico della squadra. I giocatori devono rimanere calmi durante la situazione e non interferire con la valutazione.

• La valutazione non dovrebbe in linea di principio richiedere più di tre minuti, a meno che un infortunio grave richieda che il giocatore sia trattato sul campo di gioco o immobilizzato sul campo per il trasferimento immediato in ospedale.

• Se la valutazione non può essere fatta dopo i tre minuti e/o si sospetta una commozione cerebrale, al giocatore non dovrebbe essere consentito di continuare a giocare.

• Un giocatore che subisce un trauma cranico che richiede una valutazione per una potenziale commozione cerebrale, sarà autorizzato a continuare a giocare solo dopo la valutazione e la conferma specifica del medico sociale che comunica all’arbitro l’idoneità del giocatore a restare in campo.

La decisione rimane interamente di competenza del medico della squadra. Allenatori, arbitri e giocatori non possono interferire nella valutazione e nella decisione del medico.

Durante i corsi di formazione, i medici devono spiegare e mostrare a giocatori, allenatori e staff, il video preparato dalla UEFA per la campagna di sensibilizzazione sui traumi cranici. Inoltre è possibile fare vedere il poster riepilogativo prodotto dalla UEFA per la campagna (versione maschile e femminile) di sensibilizzazione sulle commozioni cerebrali.

Sistema di valutazione medica in video

Un’altra clausola inclusa nella carta vede la UEFA incoraggiare fortemente le 55 federazioni affiliate a installare nelle competizioni UEFA, dove possibile, un sistema di revisione video medica nei loro stadi per consentire valutazioni immediate e dettagliate degli infortuni.

La UEFA faciliterà l’installazione del sistema con l’emittente ospitante. Le squadre di casa che utilizzano un sistema di revisione medica video dovrebbero offrire alla squadra ospite lo stesso sistema.

“Tutti dovrebbero sapere come comportarsi e cosa fare” – Tim Meyer, presidente della Commissione Medica UEFA

“La commozione cerebrale è senza dubbio un infortunio grave che deve essere gestito e trattato adeguatamente. La salute e la sicurezza dei giocatori che partecipano alle competizioni europee per club e nazionali, è di fondamentale importanza non solo per la UEFA ma anche per le federazioni nazionali di tutto il continente”.

“Anche se gli studi di ricerca riportano una bassa incidenza nel calcio, tutti dovrebbero sapere come reagire e cosa fare in caso di commozione cerebrale in campo”.

“Firmando questa carta, i club e le squadre nazionali dimostreranno il loro sostegno alle attività di sensibilizzazione della UEFA sui traumi cranici – e faranno un notevole passo in avanti nella protezione e tutela dei propri giocatori.”

La posizione proattiva della UEFA sui traumi cranici

 La UEFA ha lanciato la sua campagna di sensibilizzazione sulle commozioni cerebrali a ottobre 2019, focalizzandosi sul miglioramento della gestione dei traumi cranici nel calcio.

La campagna ha seguito le analisi mediche effettuate nelle più importanti competizioni UEFA con l’obiettivo di far comprendere maggiormente l’importanza della tematica.

Sulla base di questo lavoro, il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso di trattare il tema con l’organo di governo mondiale, la FIFA, e con i legislatori del calcio, l’International Football Association Board (IFAB), chiedendo a entrambi di rivedere le Regole di Gioco per prendere in considerazione l’introduzione di misure appropriate come le sostituzioni temporanee che aiuterebbero a ridurre la pressione sul personale medico – dando ai medici più tempo per valutare una potenziale commozione cerebrale a bordo campo, in modo che nessun giocatore con una potenziale commozione cerebrale possa tornare in campo a giocare.

Nel dicembre 2020, l’IFAB ha approvato la sperimentazione dei cambi aggiuntivi per trauma cranico fino alla fine di luglio 2022, confermando la sua decisione nel marzo di quest’anno.

fonte : UEFA.COM

LA TERAPIA INFILTRATIVA NELLO SPORTIVO YOUNG AND OLD 2.0

LA TERAPIA INFILTRATIVA NELLO SPORTIVO YOUNG AND OLD 2.0
Evento scientifico patrocinato dalla Libera Associazione Italiana Medici del Calcio.
Responsabile Scientifico : Prof. Enrico Castellacci
Napoli 4 Dicembre 2021-
Il corso formativo “Young and Old” 2.0 dedicato al mondo dello sport ed, in particolare, agli operatori sanitari che operano in questo ambito è stato pensato per concretizzare l’idea di proseguire nel tempo il percorso formativo per la gestione dello sportivo di qualsiasi età iniziato con l’edizione del 2019.
Il Prof. Castellacci

Particolare attenzione, sarà rivolta alla terapia infiltrativa, uno strumento estremamente importante per la gestione del paziente sportivo tramite diverse opzioni terapeutiche e nell’ambito di diverse specialità mediche: dalla medicina dello sport fino alla reumatologia, all’ortopedia e alla fisiatria.

Nel ricorrere a questa tecnica l’obbiettivo comune è quello di ottenere, a livello periarticolare e/o tendineo, la soppressione/riduzione dell’attività infiammatoria e della relativa  sintomatologia dolorosa;  enendo conto del fatto che 
l’impiego di  qualsiasi trattamento infiltrativo (Acido Ialuronico, Anestetici locali, Cortisonici) deve sempre essere valutato esaminandone i potenziali vantaggi/svantaggi e sulla base delle comorbidità del singolo paziente candidato.
  

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: le calciatrici sostengono il ‘1522’ a sostegno delle vittime di violenza e stalking 
La Divisione Calcio Femminile della FIGC e il Dipartimento Calcio Femminile della LND insieme per promuovere una campagna che sostiene il numero attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Omaggio alle scarpette rosse, simbolo della lotta al femminicidio, nella grafica promossa dalla FIGC e dai suoi partner sui quotidiani sportivi oggi.
Sarà lanciata oggi, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una campagna di comunicazione promossa dalla FIGC e dalla LND, attraverso rispettivamente i profili social della Divisione Calcio Femminile e del Dipartimento Calcio Femminile, per sostenere il numero 1522, attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.
L’iniziativa, alla quale hanno aderito i club di Serie A TimVision, della Serie B e della Serie C, si svilupperà attraverso una serie di grafiche che con i numeri di maglia delle calciatrici delle 12 società del massimo campionato daranno visibilità e risalto al numero ‘1522’. Questo servizio di pubblica utilità, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno e accessibile gratuitamente dall’intero territorio nazionale, fornisce il necessario supporto alle vittime tramite operatrici specializzate e sostiene – garantendo l’anonimato – l’emersione delle domande di aiuto. Oggi, in occasione del Consiglio Federale in programma alle 11.30, la Sala “Paolo Rossi” presso la sede della FIGC sarà allestita con una serie di pannelli dedicati alla campagna, così da ribadire il sostegno del calcio italiano alla battaglia contro la violenza sulle donne.
Tra l’altro i club di Serie C, in occasione dell’ottava giornata di calendario in programma domenica 28 novembre, saranno chiamati a testimoniare la loro adesione alla giornata con il tratto ormai distintivo della ricorrenza: un segno di colore rosso sul viso. Le foto delle squadre della terza serie saranno pubblicate sui canali social ufficiali della LND. Anche la Nazionale Femminile, impegnata in ritiro a Coverciano in vista della sfida di venerdì a Palermo contro la Svizzera per le qualificazioni al Mondiale 2023, sosterrà la campagna con un video che sarà pubblicato sui profili social delle Azzurre.
“La violenza contro le donne è un crimine orribile – ha dichiarato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina – l’intero mondo del calcio, con la FIGC in primis, aderisce a diverse forme di testimonianza per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così doloroso. Scendiamo in campo con ogni mezzo per sostenere una battaglia di civiltà e trasmettere messaggi di rispetto per la persona e di supporto per tutte le vittime di violenza e abusi”.
“Il calcio – aggiunge Giancarlo Abete, Commissario Straordinario LND – è da sempre un veicolo privilegiato per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti e delicati come quello della violenza sulle donne. L’iniziativa congiunta di FIGC e Lega Nazionale Dilettanti, attraverso le sue strutture dedicate al calcio femminile, rappresenta un segnale importante: l’unione di intenti è un valore aggiunto al servizio di una battaglia da vincere. C’è da realizzare una svolta dal punto di vista culturale e il calcio femminile, con la sua vocazione alla tutela dei diritti delle donne, può giocare un ruolo di primo piano in questa partita”.
“Il calcio nel nostro paese – conclude Ludovica Mantovani, Presidente della Divisione Calcio Femminile della FIGC – ha un potere di divulgazione esponenziale ed è giusto che oggi le nostre ragazze escano da ogni tipo di competizione sportiva per veicolare un messaggio chiaro di responsabilità sociale. In questa giornata che non dovrebbe esistere, abbiamo voluto dare spazio, a modo nostro, al numero del 1522, servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Se grazie a questi post riuscissimo ad aiutare anche solo una vittima di violenza, allora avremmo vinto la nostra partita”.
Infine, la FIGC ha scelto di promuovere l’impegno di tutto il calcio italiano per l’eliminazione della violenza contro le donne attraverso una grafica, pubblicata dai quotidiani sportivi questa mattina, dedicata ad un simbolo facilmente riconoscibile: un paio di scarpini rossi. Un omaggio calcistico alle scarpe rosse che dal 2009 sono il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. La creatività della FIGC è accompagnata dall’hashtag #SEMPRE25NOVEMBRE che ha l’obiettivo di sensibilizzare e condannare ogni tipo di violenza contro le donne, ogni giorno. Anche questa campagna, parallelamente a quella per la promozione del numero 1522, sarà promossa per tutta la giornata di oggi sui profili social della FIGC.
fonte : FIGC

Risk Factors for Contra-Lateral Secondary Anterior Cruciate Ligament Injury: A Systematic Review with Meta-Analysis

 Abstract

Background The risk of sustaining a contra-lateral anterior cruciate ligament (C-ACL) injury after primary unilateral ACL injury is high. C-ACL injury often contributes to a further decline in function and quality of life, including failure to return to sport. There is, however, very limited knowledge about which risk factors that contribute to C-ACL injury. Objective To systematically review instrinsic risk factors for sustaining a C-ACL injury. Methods A systematic review with meta-analysis was performed according to the Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses guidelines. Four databases (MEDLINE, CINAHL, EMBASE, Sport Discus) were searched from inception to January 2020. Inclusion criteria were prospective or retrospective studies investigating any intrinsic risk factor for future C-ACL injury. Meta-analysis was performed and expressed as odds ratios (OR) if two or more articles assessed the same risk factor. Results 44 moderate-to-high quality studies were eventually included in this review, whereof 35 studies were eligible for meta-analysis, including up to 59 000 individuals. We identified seven factors independently increasing the odds of sustaining a C-ACL injury (in order of highest to lowest OR): (1) returning to a high activity level (OR 3.26, 95% CI 2.10–5.06); (2) Body Mass Index < 25 (OR 2.73, 95% CI 1.73–4.36); (3) age ≤ 18 years (OR 2.42, 95% CI 1.51–3.88); (4) family history of ACL injury (OR 2.07, 95% CI 1.54–2.80); (5) primary ACL reconstruction performed ≤ 3 months post injury (OR 1.65, 95% CI: 1.32–2.06); (6) female sex (OR 1.35, 95% CI 1.14–1.61); and (7) concomitant meniscal injury (OR 1.21, 95% CI 1.03–1.42). The following two factors were associated with decreased odds of a subsequent C-ACL injury: 1) decreased intercondylar notch width/width of the distal femur ratio (OR 0.43, 95% CI 0.25–0.69) and 2) concomitant cartilage injury (OR 0.83, 95% CI 0.69–1.00). There were no associations between the odds of sustaining a C-ACL injury and smoking status, pre-injury activity level, playing soccer compared to other sports or timing of return to sport. No studies of neuromuscular function in relation to risk of C-ACL injury were eligible for meta-analysis according to our criteria. Conclusion This review provides evidence that demographic factors such as female sex, young age (≤ 18 years) and family history of ACL injury, as well as early reconstruction and returning to a high activity level increase the risk of C-ACL injury. Given the lack of studies related to neuromuscular factors that may be modifiable by training, future studies are warranted that investigate the possible role of factors such as dynamic knee stability and alignment, muscle activation and/or strength and proprioception as well as sport-specific training prior to return-to-sport for C-ACL injuries.

Citation .Cronström A, Tengman E, Häger CK. Risk Factors for Contra-Lateral Secondary Anterior Cruciate Ligament Injury: A Systematic Review with Meta-Analysis. Sports Med. 2021;51(7):1419-1438. doi:10.1007/s40279-020-01424-3

 

#rodo

Intra-articular injections of HYADD4-G in male professional soccer players with traumatic or degenerative knee chondropathy. A pilot, prospective study.

P. Tamburrino durante la presentazione al Congresso AEMEF
Foto 1: P. Tamburrino durante la presentazione al Congresso AEMEF.Abstract

Abstract

Background: Knee injuries are very common in some sports and particularly in soccer due to the highly repetitive loading of the mechanical stress involved in this practice. Knee-joint injuries account for 40% of all different kinds of lesions. Traumatic or degenerative patellofemoral or tibialfemoral chondropaties of knee cause disabling symptoms, joint pain and/or dysfunctions. The aim of the study was to evaluate the effects of HYADD4-G, a hydrogel based on a hyaluronic acid derivative, in professional soccer players affected by traumatic or degenerative knee chondropathy.

Methods: Thirty male professional soccer players participants in the Italian League 2014-2015, affected by traumatic or degenerative knee patellofemoral (N.=12) or tibiofemoral (N.=18) chondropathy assessed through MRI and/or arthroscopy of knee joints and the ICRS staging (International Cartilage Repair Society ≤3a), were enrolled in this pilot prospective study. Patients underwent 2 intra-articular (IA) injections of HYADD4-G (3 mL of 8 mg/mL) at one week interval. Patients were prospectively evaluated at baseline and then at 1, 3 and 6 months after the treatment by the Osteoarthritis Outcome Score (KOOS) Score (main outcome) and by the Visual Analog Scale (VAS) to evaluate pain.

Results: A significant improvement in all clinical endpoints from pretreatment to different times of evaluation was found in all patients. ANOVA with repeated measure using the SPSS has showed significantly better results in term of KOOS and VAS scores at 1, 3 and 6 months compared to the pre-injection value (P<0.05).

Conclusions: IA HYADD4-G is highly effective to improve resting and walking pain in professional male soccer players with traumatic or degenerative knee chondropathy.

Citazione :  Tamburrino P, Castellacci E. Intra-articular injections of HYADD4-G in male professional soccer players with traumatic or degenerative knee chondropathy. A pilot, prospective study. J Sports Med Phys Fitness. 2016 Dec;56(12):1534-1539. PMID: 27973762.

link di approfondimento : Intra-articular injections of HYADD4-G in male professional soccer players with traumatic or degenerative knee chondropathy. A pilot, prospective study – PubMed (nih.gov)